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| La domanda sulla grattachecca spuntata nei test di Professioni sanitarie alla Sapienza fa partire la macchina dei ricorsi. L'Udu, Unione degli universitari, tutelerà gli esclusi ritenendo «inaccettabile» il quesito.
«Nei pressi del noto liceo Tacito di Roma si trova la grattachecca di Sora Maria, molto nota tra i giovani romani. Sapresti indicare quali sono i gusti tipici serviti? Menta, limone, amarena, cioccolato...». Questa la domanda sotto accusa. «Come si può pensare che per accedere alla formazione di una professione sanitaria si debbano sapere le specialità di un chiosco romano?
Come può uno studente di Genova, Milano, Reggio Calabria o Cagliari sostenere il test senza aver la possibilità di conoscere già una risposta del test?», chiede l'Udu. «È inammissibile - dichiara il coordinatore nazionale dell'Udu, Michele Orezzi - che gli studenti debbano rispondere a domande di questo genere per entrare nel mondo universitario. Faremo ricorso».
Se ne occuperà l'avvocato Michele Bonetti che da anni segue le cause contro il numero chiuso. «Se le domande sono errate o fuori programma i nostri ricorrenti possono chiedere giudizialmente l'ammissione all'università, chiedendo l'attribuzione del punteggio per le domande mal poste - spiega Bonett i-. Se anche quest'anno verrà confermato che nelle stanze del Miur di viale Kennedy sono stati distrutti i verbali della commissione incaricata dal ministro per la redazione dei quiz, valuteremo l'opportunità di chiedere l'annullamento della prova con conseguente ammissione di tutti gli esclusi, nonchè di portare il caso all'attenzione della magistratura penale».
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