Berlusconi si dimette: poi Governo tecnico Monti. Sarà Mario Monti, il noto economista, a presiedere il nuovo governo tecnico? Una domanda che in questo momento si pone il popolo italiano e i principali partiti politici. Il Pdl si spacca in tre tronconi sul quesito: gli ex An (con in testa Matteoli e Meloni), una parte dei socialisti (da Sacconi a Brunetta) e gli ex Dc capitanati dal ministro Rotondi, spingono per le urne subito e non sono disposti a cedere il passo a un esecutivo che “espropri” la politica.
Poi c’è il blocco dei ministri azzurri (da Frattini a Fitto) che sono favorevoli a un governo Monti, ma tra i sostenitori vanno inclusi anche Formigoni, Alemanno, Augello e l’ex ministro Scajola. In posizione intermedia ci sono poi i vari Quagliariello, Gasparri, Prestigiacomo, che preferirebbero un esecutivo “misto”, ma che comunque non chiudono all’ex commissario Ue.
La lega è pronta a lasciare Berlusconi è passare all’opposizione «Siamo pronti ad andare all’opposizione», ripete Bossi e poi, «meglio stare fuori e decidere volta per volta». Bersani scommette sull’ex commissario Ue, ma il Pd si divide anche L’endorsement di Casini per Monti «io farò quello di Monti». «l’Udc e il Terzo Polo designeranno i loro rappresentanti (si parla di un ministero per Cesa o Buttiglione, ma si fanno anche i nomi di esterni graditi ai centristi come Bonanni o Passera, ndr). Se invece ritiene più opportuno un governo di tutti tecnici».
Anche Gianfranco Fini e il suo partito Futuro e libertà (Fli) si sono schierati con il professore bocconiano «una convergenza di forze parlamentari inedita». Di Pietro e contrario e Vendola per un governo a tempo. Insomma, pareri contrastanti dai principali partiti politici del nostro governo italiano. Tra poco sapremo chi sarà il nuovo temporaneo presidente del consiglio italiano. La situazione è ancora incerta, ma per ora lo scenario più probabile è questo: Berlusconi si dimette, Napolitano propone Mario Monti nuovo Premier, il governo tecnico di Monti tenta di evitare il default con riforme d’emergenza, fino alle prossime elezioni nel 2013. Finirà davvero così l’era Berlusconi?
FONTE:
NewsPedia
